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La nuova rendita catastale partirà dai dati OMI

29 Aprile 2015 by admin Leave a Comment

La nuova attribuzione di rendite catastali agli immobili sembra ormai proseguire spedita, e, nell’arco di 5 anni, molto probabilmente sarà portata a termine l’operazione di riclassamentoche spesso è stata solo abbozzata. Una rivoluzione che a conti fatto fatti può essere considerata epocale visto che l’architettura fondamentale delle rendite catastali è la stessa sin dal 1939, e nel corso degli ani le modifiche sono state solo abbozzate ma mai realizzate.

Le nuove rendite catastali modificheranno sostanzialmente sia l’importo da pagare, visto che tasse come Imu o Tasi sono calcolate partendo proprio dal valore imponibile dell’immobile, sia anche il soggetto che sarà tenuto al pagamento (tenuto conto che uno degli obiettivi della riforma catastale è proprio quello di assicurare maggiore equità e giustizia nei confronti dei proprietari di immobili).

Inoltre verrà garantito anche che le entrate derivanti dalla riforma catastale non saranno superiori o inferiori a quanto già incassato dall’erario: è stata infatti prevista una sostanziale invarianza di gettito delle imposte erariali e locali. In ogni caso l’obiettivo della riforma catastale è quello di avvicinare i valori reali degli immobili ai valori catastali. Per fare questo lo Stato ha stanziato circa 197 milioni di euro destinati ad effettuare una attività di ricognizione che porterà successivamente alla determinazione delle rendite catastali. Il punto di partenza dei nuovi valori catastali sarà in ogni caso l’Omi (osservatorio mobiliare italiane) che monitora le compravendite effettuare nelle varie zone italiane per un determinato periodo.

In base ai valori dell’osservatorio Omi verranno determinati pertanto le nuove rendite catastali e successivamente anche il nuovo valore patrimoniale. Questo ultimo valore patrimoniale è la novità principale della riforma catastale, in quanto la scheda di ciascun immobile insieme alla rendita catastale così modificata dovrà in ogni caso riportare un valore che si avvicina al valore di mercato. La novità è che quest’ultimo valore sarà calcolato includendo criteri oggettivi quali superficie, posizione, piano, affaccio, presenza dell’ascensore, ecc.

Filed Under: Uncategorized Tagged With: immobili, rendita catastale, riforma del catasto

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