Con l’introduzione del decreto legislativo n. 137 pubblicato in G.U. il 2 Settembre 2015 è stata prevista la possibilità di confiscare beni in tutti i Paesi dell’Unione Europea, grazie all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca. Da pochi mesi le autorità giudiziarie di uno Stato membro UE hanno la possibilità di riconoscere nel territorio dello Stato una sentenza di confisca che è stata emessa da autorità giudiziarie di un altro Stato membro (in tale caso il valore dei beni confiscati è comunque diviso tra Stato di emissione e Stato di esecuzione).
Tale procedura è contenuta all’interno di una risoluzione approvata in data 23 Ottobre 2013 del Parlamento Europeo contro il crimine organizzato, corruzione e riciclaggio dove tra l’altro si prevede:
- Abolizione del segreto bancario;
- Esclusione da gare d’appalto per aziende che sono state condannate per reati passati in giudicato in tema di mafia, corruzione o riciclaggio;
- Accesso alle informazioni inerenti i titolari di società, fondazioni e trust.
Come mezzo di contrasto all’evasione internazionale gli addetti ai lavori dichiarano come sia fondamentale garantire la più ampia tracciabilità dei flussi finanziari, attraverso la previsione di standardizzate condizione di registrazione e conservazione delle informazioni all’interno dei vari paesi UE, in modo tale da permettere l’individuazione dell’origine, della destinazione e dei beneficiari nel caso in cui si abbia a che fare con operazioni transfrontaliere.
Dovranno pertanto essere previsti interventi in tema di economia criminale, reimpiego dei capitali accumulati illecitamente e dorme di finanziamento al terrorismo focalizzandosi al riguardo sul circuito dei money transfer. In tema di money transfer è stato previsto che gli operatori finanziari siano sottoposti alla vigilanza delle autorità del paese d’origine con l’obbligo di comunicare alla Banca d’Italia l’avvio dell’attività in Italia. Allo stesso modo particolare attenzione dovrà essere posta all’utilizzo delle cosiddette carte ricaricabili e al crescente utilizzo di moneta elettronica.
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