La pubblica amministrazione continua il processo di modernizzazione sfruttando appieno le potenzialità degli strumenti telematici. Pertanto i documenti inviati dalla pubblica amministrazione non saranno inviati tramite posta ordinaria, ma i documenti viaggeranno tutti online attraverso il domicilio digitale di ogni cittadino attraverso posta elettronica certificata.
La bozza del decreto legislativo sulla p.a. digitale attuativo della legge delega n. 124/2015 (riforma Madia) prevede questa e altre novità. Oltre agli atti inviati tramite strumenti telematici si potranno anche pagare multe e bollette attraverso il cellulare diminuendo gli importi dal credito telefonico. Il provvedimento, che modifica il codice dell’amministrazione digitale, dovrebbe pertanto essere presentato entro fine anno per approdare successivamente in Parlamento a seguito dell’approvazione della Legge di Stabilità. Il decreto è composto da 58 articoli che prevedono di introdurre innovazioni in grado di velocizzare e modernizzare i rapporti tra P.A. e cittadino.
L’introduzione del domicilio online permetterà a tutti i documenti degli enti pubblici di ricevere gli atti direttamente via Pec. Le caselle di posta elettronica certificata saranno tutte registrare presso il cervellone dell’anagrafe digitale, che entro il 2018 sostituirà le 8 mila anagrafi comunali esistenti. Gli iscritti all’Anagrafe avranno la possibilità di chiedere il domicilio elettronico come mezzo principale per effettuare le comunicazioni con la pubblica amministrazione. A partire dal 1° Gennaio 2018, il Ministero dell’Interno (il quale si occupa del cervellone anagrafico) fornirà un domicilio online per non avrà indicato ancora un proprio domicilio. Attraverso la riforma pertanto imprese e cittadini pertanto avranno comunque diritto all’assegnazione di una identità digitale con la quale accedere e utilizzare i servizi messi a disposizione dal web. Una ulteriore novità prevista dal decreto legislativo è la possibilità di pagare multe e bollette emesse dalla pubblica amministrazione attraverso il credito telefonico. In ogni caso sarà l’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, a mettere a disposizione una piattaforma tecnologica per l’interconnessione tra enti pubblici e cittadini.
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