Prende sempre più forma la riforma del catasto visto che nella giornata di ieri il Ministro ha apposto la sua firma sul decreto che stabilisce i criteri di scelta dei componenti di nomina dell’anci all’interno delle commissioni tributarie.
Un altro importante passo quindi nel completamento delle leggi di delega fiscale che hanno avuto il proprio inizio nell’oramai lontano gennaio 2014. La legge delega prevedeva, tra l’altro, anche una riorganizzazione delle commissioni censuarie, commissioni che avranno un ruolo chiave per la validazione delle funzioni statistiche che saranno utili per la rielaborazione delle rendite catastali. Tuttavia alcuni addetti ai lavori lamentano un certo ritardo nel completamento dei vari step della delega. In particolare la riforma, iniziata 5 mesi fa, non ha ancora definito in modo univoco le questioni inerenti l’invarianza del gettito e le dimensioni delle aree su cui effettuare la campionatura.
Inoltre occorre anche considerare che entro il 1° gennaio 2017, dovrebbero essere assunti ed impiegati circa 1000 unità di personale tecnico, personale che allo stato attuale risulta difficile da reperire a causa del blocco del turn – over (basti pensare che la struttura adibita a tale compito, la vecchia Agenzia del territorio, ha diminuito il personale impiegato da circa 12 mila unità alle attuali 8 mila). Al riguardo la recente sentenza sull’illegittimità degli incarichi dirigenziali dell’Agenzia Entrate – Agenzia del Territorio ha acuito il problema, parzialmente ridotto dalla futura assunzione di 140 ingegneri nell’amministrazione pubblica.
Per quanto riguarda le compravendite, in base alle dichiarazioni rilasciate dal vice direttore Gabriella Alemanno, occorre segnalare una minima ripresa nel settore non residenziale nell’anno 2014. Nel dettaglio le compravendite di negozi hanno avuto un incremento di 22 mila unità rispetto all’anno passato (+ 5,4 %) mentre i capannoni e gli immobili industriali hanno visto un incremento del 3,6 % (incremento ridotto ma che comunque vede un ritorno del segno più, segno che non veniva registrato dal 2004).
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