Lente d’ingrandimento del fisco per quanto concerne le spese di sponsorizzazione, che spesso vengono riqualificate in spese di rappresentanza, disconoscendone pertanto l’integrale deduzione. Il disconoscimento delle spese riguarda le imprese che hanno sostenuto costi per promuovere il proprio marchio o logo di solito in relazione a manifestazioni o eventi sportivi. Tali spese di sponsorizzazione vengono trattate alla stregua di spese di pubblicità e pertanto dedotte nell’esercizio in cui sono state sostenute o nei quattro successivi. Qualora non sussistano i requisiti l’Ufficio ha la possibilità di disconoscere tali tipi di spese riqualificandole in spese di rappresentanza ,la cui deduzione è prevista nella misura citata dall’articolo 108 del Tuir.
Tra i rilievi che prevedono il disconoscimento della spesa vi è quello in base al quale i costi, sebbene sostenuti effettivamente, non sono idonei a incrementare i ricavi ma piuttosto sono sostenuti per aumentare il prestigio dell’azienda. Altro rilievo che spesso l’amministrazione contesta è il mancato rispetto del principio dell’inerenza, ritenendo che l’evento sponsorizzato non sia riconducibile direttamente all’attività esercitata dallo sponsor oppure viene ripreso il costo in quanto si rileva l’antieconomicità delle scelte dell’imprenditore (costo troppo elevato o elevata differenza tra quanto speso e il ritorno pubblicitario).
Spesso le motivazioni del disconoscimento del costo trovano valide ragioni anche in alcune sentenze emesse dalla Corte di Cassazione in base alla quale le spese di pubblicità sono quelle finalizzate alla realizzazione di iniziative tendenti alla pubblicizzazione di prodotti, marchi, servizi per ottenere un ritorno più o meno immediato del fatturato. Inoltre (sentenza n. 6548/2012) al fine di considerare tali spese come spese di pubblicità il contribuente deve provare che i costi sono sostenuti e che vi sia una connessione tra l’attività dello sponsor e la promozione che le renda idonea a incidere potenzialmente sul conseguimento dei maggiori ricavi.
Occorrono pertanto alcune cautele prima di portare in deduzione il costo: è bene quindi stipulare un contratto scritto per le operazioni di sponsorizzazione, tenere la tracciabilità dei pagamenti, conservare le ricevute, ecc.
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